Il racconto che vi propongo stavolta va a inaugurare la collana “umoristici, grotteschi e surreali”, un filone che ho seguito nel corso della mia intera esistenza. Il primo “vero” racconto che scrissi, nel 1992, era proprio di questo genere, e si ispirava a un sogno che mi aveva raccontato mio padre di aver fatto, pochi giorni prima di morire. Decisi allora di ispirarmi a quella bizzarra trama per farne un racconto lungo per rendergli omaggio. Fu l’ultimo racconto che scrissi a mano, su fogli protocollo. Dopo usai quella che era stata la sua Lexicon 80, e dopo ancora una portatile Olivetti Class, che fu uno dei premi che mi diedero col primo concorso letterario vinto. Da allora, non ho più scritto nulla a mano, un po’ per praticità e un po’ perché da mancino faccio molta fatica e mi vengono dolorosi crampi molto rapidamente.
Tutto questo non c’entrava molto col racconto, ma se ve ne parlo troppo poi è inutile che lo leggiate, e invece credo che sia uno dei più carini che abbia mai scritto.
Pubblicato nel 2007 in un magazine online che oggi non è più raggiungibile, possiamo considerare “Aiutami” un semi-inedito, e comunque introvabile.
Come sempre, è gratuito per chi ha Kindle Unlimited e costa 99 centesimi per tutti gli altri. Stavolta la lunghezza è di una decina di pagine. Clicca qui per scaricarlo!
Buona lettura!