Dopo una breve pausa estiva, riprende la pubblicazione di racconti. Stavolta ve ne propongo uno della collana autobiografica, “Aurora”, che vi racconta in modo piuttosto fedele come ho incontrato e adottato la mia gatta, con cui convivo da 13 anni circa.

Aurora arriva verso la fine, prima è un viaggio – fisico e mentale – non cercato e non voluto, in cui a livello di trama accade ben poco ma accadono molte cose dentro di me. Si riferisce a un periodo di grande sofferenza mentale, che ho superato con grande fatica solo dopo un paio di anni, per poi ricadere in altre crisi successive, ciclicamente. Parlare della propria malattia mentale non è mai una buona idea. Non è una lettura che si fa volentieri, e nell’ambiente chi ha disturbi mentali ha buone possibilità di perdere occasioni lavorative perché giudicato inaffidabile, o semplicemente perché porta negatività.

Questo racconto, uno dei più recenti che ho scritto, se ne frega di queste considerazioni, e potrebbe risultare un po’ disturbante per il lettore, oltre a noioso, pesante e a tratti ridondante. Me ne scuso in anticipo, ma avevo bisogno di dire quello che ho detto nel modo in cui l’ho detto, e non volevo usare più compromessi di quanti già ce ne siano per scrivere qualcosa di adorabile. Perciò sì, non sarà un racconto che amerete forse, ma è un racconto che spero vi lasci qualcosa di buono, come a me quella strana notte che vi racconto lasciò una dolcissima gattina.

Potete scaricare il racconto qui: https://www.amazon.it/dp/B0DFVGQ22Z .

La lunghezza è una ventina di pagine, il prezzo sempre lo stesso: gratis per chi ha Kindle Unlimited, 99 cent per tutti gli altri.

Buona lettura!

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Di Dario